![5.jpg](https://static.wixstatic.com/media/6db0d7_78cd0d263a524032b827784be7395ef5~mv2.jpg/v1/fill/w_958,h_529,al_c,q_85,usm_0.66_1.00_0.01,enc_auto/5.jpg)
TECARTERAPIA CAPACITIVA
Questa modalità prevede l’utilizzo di un manipolo rivestito di un materiale isolante, che permette di usare la Tecar sui tessuti e le strutture biologiche dotate di un componente liquido (strutture molte idratate ) come muscoli, e vasi linfatici e sanguigni. In questa modalità, si potrà quindi aumentare molto l’iperemia locale e dare sollievo in caso di problematiche muscolari , oppure su disfunzioni linfatiche. Dal punto di vista fisico a livello locale le cariche elettrolitiche si concentreranno in prima prossimità del manipolo ( che è appunto isolato dal rivestimento in teflon o altro materiale ) e quindi più in superficie .
TECARTERAPIA RESISTIVA
![sequenze-CAP-RES2_edited.jpg](https://static.wixstatic.com/media/6db0d7_6711a590301c44d39d5879c4af397693~mv2.jpg/v1/fill/w_168,h_392,al_c,q_80,usm_0.66_1.00_0.01,enc_auto/sequenze-CAP-RES2_edited.jpg)
Questa modalità si usa prevalentemente sui tessuti che sono dotati di una grande componente connettiva, per cui avrà maggiore enfasi sui tendini, legamenti, capsule articolari ossa e cartilagini . Dal punto di vista fisico troveremo che le cariche elettrolitiche riusciranno a oltrepassare il tessuto e si disporranno maggiormente in profondità rispetto alla modalità capacitiva.
![sequenze-CAP-RES2_edited.jpg](https://static.wixstatic.com/media/6db0d7_7570c83005594309855d226790a92123~mv2.jpg/v1/fill/w_176,h_391,al_c,q_80,usm_0.66_1.00_0.01,blur_3,enc_auto/sequenze-CAP-RES2_edited.jpg)